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giovedì 20 dicembre 2018

Bando per la gestione di via Carbonia, 48 alloggi per l’emergenza abitativa

Al via il progetto ‘Ponte abitativo’, pensato per aiutare chi si trova in difficoltà a pagare l’affitto sul mercato libero, per studenti e per lavoratori in transito a Milano. È stato pubblicato il bando per l’affidamento in concessione decennale dei servizi abitativi di via Carbonia 3, in zona Quarto Oggiaro: un edificio nuovo di quattro piani, ultimato nel 2017, che ospita 48 alloggi di piccole dimensioni, tutti mono e bilocali organizzati intorno ad una corte con ballatoio, oltre ad un ampio portico e a due sale comuni per attività sociali di incontro ed aggregazione.

L’Amministrazione cerca un soggetto capace, nel gestire la struttura, di garantire il ricambio degli inquilini che, anche in vista di questo obiettivo, dovranno venire accompagnati da un adeguato servizio di affiancamento che li aiuti nella ricerca di soluzioni abitative più stabili. Per presentare nel dettaglio il bando, che rimarrà aperto fino al 14 gennaio 2019, è stato organizzato un incontro pubblico, che si terrà lunedì 17 alle ore 18 nella sede dell’Assessorato alla Casa, in via Larga (Sala Formazione), presente l’assessore Gabriele Rabaiotti.

“È la prima volta – dichiara l’assessore, spiegando i criteri del bando – che il Comune mette in campo un’intera struttura di questo tipo, dedicata a chi si trova in emergenza perché sfrattato. Gli sfratti nel libero mercato generano spesso situazioni di vera urgenza cui il Comune, attraverso l’azione congiunta degli assessorati alla Casa e alle Politiche sociali, ha ritenuto opportuno voler dare una risposta mirata. Anche attraverso il confronto con le organizzazioni sindacali abbiamo lavorato per rafforzare le risposte del pubblico alla domanda delle famiglie che perdono la casa. L’intervento di via Carbonia diventa un tassello importante del quadro più generale in cui si inserisce il bando appena pubblicato e ancora aperto che sostiene proprietari di casa che decidono di mettere in affitto a canone concordato alloggi che al momento risultano liberi”.

“Per il Terzo settore milanese – prosegue Rabaiotti – è un’occasione per sperimentare forme gestionali grazie alle quali, oltre alle azioni finalizzate all’accoglienza dei nuovi nuclei familiari e alla cura dell’immobile, si presti attenzione alle attività di promozione della convivenza, e soprattutto ai percorsi di accompagnamento nella ricerca di soluzioni abitative più stabili ed autonome”. 

Il concessionario che verrà individuato tramite l’avviso pubblico dovrà gestire per 10 anni (il contratto sarà rinnovabile di altri 5) i 48 alloggi di cui si compone lo stabile: di questi, almeno 32 saranno affittati a nuclei in stato di disagio abitativo individuati dall’Amministrazione per un massimo di 18 mesi, eventualmente prorogabili, ad un canone massimo di 54 euro/mq all’anno. Gli altri appartamenti potranno invece venire destinati ad altre tipologie di persone, come studenti, parenti di degenti in ospedali e case di cura o lavoratori temporanei, sempre per un periodo di 18 mesi, che saranno individuati dal gestore. In questo caso, il canone di locazione non potrà superare i 93,50 euro/mq annui (valore massimo del canone concordato per quell’area). Spetterà al concessionario, tra l’altro, completare gli alloggi con tutti gli elementi di arredo e gli elettrodomestici necessari, provvedere alla gestione amministrativa e contabile, oltre che alla manutenzione ordinaria, garantire il servizio di portierato, coordinare attività di animazione per un uso collettivo e aggregativo degli spazi comuni.

Nei mesi scorsi, il complesso di via Carbonia è stato utilizzato per ospitare i residenti della casa popolare comunale adiacente di via Cogne 20, in cui nel febbraio scorso si era sviluppato un grave incendio. La maggior parte degli inquilini è ormai rientrata nelle proprie case.

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